I pugili che hanno fatto la storia della boxe: chi sono i più forti di sempre

La boxe è uno sport antico con una storia incredibile, ecco i pugili che hanno contribuito a scriverla con il loro talento

Pugile viene colpito dall'avversario
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Pugilato: dall’antica Grecia a oggi

Il pugilato, conosciuto anche come boxe, è uno sport dalla storia millenaria che risale addirittura all’antica Grecia. È nato come un combattimento a mani nude e ha avuto come primo palco i giochi olimpici che si effettuavano in Grecia la bellezza di 3000 anni fa.

Durante l’Impero Romano il pugilato è diventato sempre più brutale e sono stati introdotti dei guantoni rinforzati con metalli e pietre. Con la caduta dell’Impero Romano questo sport è rimasto dormiente per secoli.

Per il suo ritorno dobbiamo dire grazie all’Inghilterra, che nel XVII secolo vede la ricomparsa degli incontri di boxe a mani nude. E proprio da Londra, il cuore dell’Inghilterra, arrivano le prime regole formali da rispettare durante i match.

Da quel momento in poi la boxe ha spopolato diventando uno degli sport più praticati e seguiti in tutto il mondo.

I 10 pugili più forti di sempre

A scrivere la storia di questo sport millenario ci hanno pensato dei veri talenti della boxe, si tratta di leggende indiscusse e di esempi da imitare per tutti i pugili che sono venuti dopo di loro.

Ecco la top 10 dei pugili che hanno scritto la storia della boxe:

  • Muhammad Ali – “Il più grande”: il suo vero nome è Cassius Clay ma è anche conosciuto come il più grande pugile di tutti i tempi. Lottatore sul ring ma anche nella vita, ha affrontato importanti battaglie sociali e politiche, opponendosi fortemente alla guerra del Vietnam. Il suo modo di combattere somigliava a una danza, tanto che il suo stile viene definito “pugilato danzante”.
  • Joe Louis – “Il marrone bomber”: Joe è stato il re indiscusso dei pesi massimi per 12 anni grazie ai suoi colpi potenti e precisi, che non hanno mai lasciato scampo agli avversari. Nella vita ha combattuto contro le barriere razziali del mondo del pugilato, dimostrandosi un lottatore sul ring come nella vita privata.
  • Sugar Ray Robinson – “Pound-for-Pound King”: La sua versatilità nel combattere lo ha resto uno dei pugili pound-for-pound più forti di tutti i tempi, e ancora oggi viene considerato una vera e propria leggenda di questo sport.
  • Mike Tyson – “Iron Mike”: conosciuto come l’uomo di ferro, è stato il pugile più temuto degli anni ’80. Il suo stile di combattimento era aggressivo e potente e la sua vita fuori dal ring è stata turbolenta tanto quanto i colpi che assestava agli avversari. Si tratta di uno degli esponenti più avvincenti e conosciuti della storia del pugilato.
  • Rocky Marciano – “Il Brockton Blockbuster”: l’unico campione dei pesi massimi che non ha mai dovuto cedere la corona, infatti è rimasto imbattuto per tutta la sua carriera.
  • Floyd Mayweather Jr. – “Money Mayweather”: la sua tecnica precisa e pulita, la sua abilità difensiva e la sua astuzia hanno reso indimenticabile la sua carriera, rendendolo una leggenda imbattuta della boxe.
  • Jack Johnson – “Galveston Giant”: il primo afroamericano della storia a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi. Versatile e potente, Jack è stato uno dei pionieri del pugilato.
  • Sugar Ray Leonard – “Sugar: il suo nome significa zucchero ma sul ring era tutt’altro che dolce. Il rivale per eccellenza di Roberto Duràn e Thomas Hearns, ha contribuito a definire il periodo d’oro del pugilato.
  • Joe Frazier – “Smokin’ Joe”: Joe è stato il rivale numero uno di Muhammad Ali, infatti le loro battaglie sul ring rientrano tra le più belle di sempre. L’incontro più avvincente risale a marzo del 1971 e tutti gli appassionati di boxe probabilmente lo hanno rivisto almeno una decina di volte.
  • Roberto Durán – “Manos de Piedra”: Il suo soprannome non ha bisogno di spiegazioni. Stiamo parlando di un pugile panamense con una potenza di colpi senza eguali. Il suo talento lo ha portato a spaziare tra diverse categorie di peso dimostrando la sua bravura sul ring contro ogni diverso avversario.

Molti di questi pugili sono stati in grado di farsi valere sul ring ma anche nella vita, dando il loro contributo a questo sport non solo con prestazioni uniche, ma anche con la loro personalità e i loro valori. Si può dire che il pugilato come lo conosciamo oggi, senza di loro sarebbe stato molto diverso.

I cinque più grandi pugili Italiani

Anche l’Italia, a sua volta, ha contribuito a rendere grande la boxe con dei pugili tutt’ora conosciuti nel mondo come delle leggende. Ci sarebbero molti nomi da fare, ma oggi vogliamo parlarvi di cinque di loro:

Primo Carnera: primo di nome e di fatto, infatti è stato il primo campione del mondo italiano dei pesi massimi vincendo contro Jack Sharkey il 29 giugno 1933 a New York, molto lontano da casa. Friulano di nascita, Primo è cresciuto in condizioni di grave povertà. Viene ricordato ancora oggi come il Gigante Buono o Colosso dai piedi d’argilla.

Nino Benvenuti: nato a Trieste nel 1938, Nino è tutt’ora un’icona della box italiana. Il pugile triestino ha sconfitto il grande Emile Griffith aggiudicandosi il titolo mondiale dei pesi medi nel 1967, diventando così un vero e proprio eroe nazionale. La sua destrezza e velocità hanno scritto un capitolo indelebile della storia del pugilato italiano.

Leone Jacovacci: nato in Congo da padre italiano, fu cresciuto a Tucsia in provincia di Viterbo. Esordì sul ring nel 1920 e vinse numerosi incontri nel Regno Unito e in Francia. Nel 1928 sfidò allo stadio Nazionale di Roma il campione in carica italiano ed europeo Mario Bosisio, diventando campione d’Europa davanti a 40.000 spettatori esultanti.

Mario D’Agata: nato ad Arezzo e meglio conosciuto come “Il piccolo Marciano”, dopo Primo Carnera è stato il secondo pugile italiano a conquistare un titolo mondiale. Ha combattuto a lungo per avere la licenza a causa della sua sordità ma, anche in questo caso, ottenne la vittoria e venne dichiarato idoneo per combattere.

Duilio Loi: nato a Trieste, classe 1929, è stato campione italiano e d’Europa di pesi leggeri e campione del mondo welter e superleggeri. Una carriera fatta di talmente tanti successi che una targa dedicata a lui è stata inserita nel percorso Walk of Fame dello sport tricolore al parco olimpico del Foro Italico a Roma. Anche in America il suo nome è stato inserito nella Hall of fame della boxe a Canastota.

L’Italia ha fatto la sua parte, portando sul ring dei pugili che hanno rappresentano la bandiera tricolore in giro per il mondo per decenni.

Le donne che hanno reso grande il pugilato

Donna pugile mette le fasce per i guanti da box
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Il pugilato femminile è arrivato dopo e con grande fatica. Infatti, questo sport è sempre stato un campo da gioco, o meglio un ring, dedicato agli uomini. Ma le donne hanno scavalcato le corde e sono entrate lo stesso.

La prima a salire sul ring è stata Elizabeth Wilkinson che ha combattuto dal 1722 al 1728 sfidando anche gli uomini.

Il primo incontro di pugilato femminile è avvenuto negli Stati Uniti, più precisamente a New York, e ha visto protagoniste Nell Saunders e Rose Harland nel 1876.

Barbara Buttrick, nel 1954, è diventata la donna pugile più famosa della storia del pugilato femminile. Infatti, fu la prima a finire sulla rete televisiva nazionale americana con un suo incontro.

Come in tutte le cose, le donne hanno dovuto combattere per ottenere un posto sul ring ma ce l’hanno fatta, e la lista di nomi femminili degni di nota nel pugilato si sta allungando con ogni anno che passa.

In conclusione, questo sport deve molto a chi lo ha reso grande. A tutti quegli atleti e quelle atlete, che hanno messo cuore, anima e determinazione per renderlo ciò che è oggi.

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