Come affrontare i primi cinque giorni in un nuovo ambiente di lavoro

Se devi cominciare un nuovo lavoro, ecco qualche suggerimento per affrontare i primi cinque giorni nel modo giusto senza ansia e stress

Cambiare lavoro può fare paura, ma spesso anche la prospettiva di fare lo stesso lavoro per tutta la vita potrebbe non essere così allettante.

Le nuove generazioni, da questo punto di vista, dimostrano di essere più coraggiose e caparbie e di non farsi andare bene un lavoro a tutti i costi, tanto che non temono l’ipotesi di licenziarsi e ricominciare da zero molto più spesso rispetto a chi li ha preceduti.

In poche parole, cambiare lavoro è una scelta coraggiosa che può destabilizzare, soprattutto all’inizio, quando le mansioni sono nuove, gli ambienti del tutto sconosciuti e si fatica ad imparare a memoria i nomi del resto dei colleghi.

All’interno di questo articolo andremo a scoprire in che modo è consigliabile affrontare i primi giorni di lavoro senza farsi prendere dall’ansia.

Consigli per gestire al meglio i primi cinque giorni di lavoro

Fate un bel respiro, entrate dalle porte del vostro nuovo ufficio, e seguite i consigli che stiamo per darvi, suddivisi giorno per giorno.

Giorno 1: l’inizio dei giochi

Partiamo dal presupposto che avere paura è normale. Siamo umani e siamo anche molto abitudinari, perciò essere catapultati all’interno di un ambiente nuovo dove dobbiamo dimostrare fin da subito il nostro valore, la nostra simpatia, la nostra capacità e chi più ne ha più ne metta, può provocare dei livelli di ansia e stress non indifferenti.

Il consiglio che vi diamo per cominciare al meglio questa vostra nuova avventura lavorativa, è di pensare che avrete tutto il tempo del mondo per farvi conoscere e che le persone si scoprono sempre con il tempo.

colleghe chiacchierano davanti al pc
Confrontati con gli altri colleghi e sii sempre te stesso – Unsplash – informagiovanirieti.it

 

Non optate per un comportamento impostato e cercate di essere voi stessi cercando ovviamente di dimostrarvi aperti al dialogo e vogliosi di conoscere chi vi sta attorno. Essere aperti a conoscere nuove persone è un bene, obbligare voi stessi a sorrisi finti e conversazioni di cicorcostanza potrebbe sembrare abbastanza forzato.

Siate gentili e disponibili, fate domande se qualcosa non vi è chiaro rispetto al nuovo lavoro e passate la pausa pranzo insieme ad altri colleghi, anche se potrebbe mettervi a disagio non conoscendo nessuno: sarà un ottimo modo per cominciare a capire come sono fatte le persone che lavoreranno con voi da quel momento in poi.

Giorno 2: si comincia ad esplorare

Ora che avete rotto il ghiaccio potete esplorare l’edificio, capire meglio come è organizzato, e personalizzare la vostra postazione.

Se avete una scrivania tutta vostra a disposizione, cominciate a renderla più personale con oggetti o materiali utili, o perché no? Con una bella piantina. Sembrerà strano, ma lasciare i vostri oggetti sulla scrivania vi farà sentire meglio, come se improvvisamente quello fosse diventato davvero il vostro posto. Fidatevi, vale la pena provare.

scrivania con pc e piante
Aggiungere oggetti sulla scrivania aiuta a sentirsi più a proprio agio – Unsplash – informagiovanirieti.it

Cominciate ad impostare una routine vostra, a socializzare con chi vi sta attorno e non abbiate timore di fare domande: da una domanda in merito a un lavoro da consegnare, potrebbe cominciare una conversazione interessante con un collega o una collega e trasformarsi poi in una bella amicizia. Anche in questo caso, non forzate nulla e datevi tempo.

Giorno 3: Tutto diventa più semplice

Il terzo giorno potete azzardarvi a portare qualcosa da mangiare per tutti al lavoro. Vi sconsigliamo di farlo il primo giorno perché potrebbe sembrare un po’ forzato o scontato, il terzo giorno è un buon momento per portare qualche pasticcino in ufficio per rallegrare la mattinata ai colleghi.

Se il lavoro vi sembra troppo da gestire e complesso, non dubitate delle vostre capacità e datevi tempo per capire come organizzare al meglio le attività giornaliere: ogni nuova mansione implica delle priorità e degli obiettivi, arrivati al terzo giorno dovrete cominciare a organizzare un piano d’azione che vi consenta di gestire ogni incarico in base alle priorità che avete osservato i giorni precedenti. Per farlo, vi consigliamo di utilizzare dei comodi post it che vi ricorderanno di pensare ad una cosa per volta.

Giorno 4: nuovi elementi per capire se quel lavoro fa per voi

Il quarto giorno di lavoro dovreste aver compreso un minimo le dinamiche interne, sia a livello sociale che a livello organizzativo e quindi sentirvi abbastanza a vostro agio per cominciare a sviluppare quello che possiamo definire uno “spirito critico”, ovvero avere un’idea generale di quello che secondo voi funziona meglio e quello su cui si potrebbe lavorare. Sappiate che è normale, nessun posto di lavoro è perfetto e con il tempo avrete molto più materiale per capire come poter voi stessi cambiare le cose, migliorarle o farle presenti ai colleghi.

Se vi sentite a vostro agio, potete confrontarvi rispetto a queste tematiche insieme ai colleghi con cui siete entrati più in confidenza e fare qualche domanda a chi lavora lì da più tempo per raccogliere più informazioni.

Giorno 5: si comincia con la routine

Arrivata al quinto giorno, ovvero alla fine della prima settimana lavorativa, dovreste già esservi costruiti una vostra routine che piano piano avrà un effetto rassicurante su di voi. Le abitudini ci fanno bene, ci fanno sentire nel posto giusto al momento giusto, e aiutano a non avvertire più il senso di ansia più collegato alla novità e all’ignoto.

Possiamo dire che la fase più critica ve la siete lasciata alle spalle e che da adesso tutto sarà in discesa.

 

Quello che vi invitiamo a fare è di non cercare immediatamente risposta alle domande scomode che risuoneranno nella vostra testa, come: “Questo è davvero il lavoro che voglio fare per tutta la vita?”, “Mi piace davvero?”, “Se avessi fatto un errore a licenziarmi visto che qui non mi sento bravo come nel mio lavoro precedente?”

Tutte queste domande non vi fanno bene e vanno relegate in un angolino nella mente. Dopo soli cinque giorni non avrete gli strumenti necessari per poter rispondere, cercate di vivere giorno per giorno questa nuova avventura e il tempo vi darà tutte le risposte di cui avete bisogno.

Comunque vada, ricordatevi che l’esperienza fa sempre bene. Ogni nuova esperienza è un’occasione di crescita, un’opportunità di scoprire meglio cosa ci piace e cosa non ci piace, e aggiunge un tassello importante al nostro percorso di vita. Non abbiate paura di sbagliare strada, di fallire, di prendere decisioni sbagliate, avete una vita intera per cambiare idea e questo non deve mettervi ansia, ma farvi sentire liberi.

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