Garante della Privacy, chi è e di cosa si occupa?

Il Garante della Privacy gioca un ruolo essenziale, soprattutto nei tempi moderni. Ecco di cosa si occupa e da chi viene scelto

Nel mondo di oggi difendere la privacy è diventato essenziale, soprattutto perché sono aumentati i modi in cui è possibile infrangerla. Pensate a internet e a quanti strumenti offre a persone capaci di fare crollare questa importante barriera.

A difesa della privacy però troviamo un organo che prende il nome di Garante della Privacy, il cui ruolo è proprio quello di impedire che quella barriera crolli. Ma scopriamo più nel concreto in cosa consiste.

Chi è il Garante della Privacy?

Il Garante della Privacy si occupa di proteggere i dati personali, ed è l’autorità di riferimento per tutti quei casi in cui per illeciti minimi o fughe di dati, informazioni personali vengono divulgate senza il consenso dei diretti interessati.

Nel concreto, il Garante della Privacy è a tutti gli effetti un’autorità amministrativa indipendente, istituita a seguire della legge n. 675/1996, conosciuta anche come legge sulla privacy, che ha previsto la nomina di un’autorità dedicata alla salvaguardia della privacy delle persone.

Ne fanno parte quattro membri, eletti dal Parlamento, che rimangono in carica per 7 anni con mandato non rinnovabile. Tra questi quattro membri, uno riveste il ruolo di Presidente e il suo voto ha maggiore peso in caso di parità. Quest’organo amministrativo è più conosciuto come GPDP, ovvero Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Che cosa fa il Garante della Privacy?

Stabilito che si tratta di quattro persone e non di una sola. Scopriamo come agisce quest’organo e di che tipo di potere dispone.

Il GPDP si occupa di tutelare la privacy dei cittadini, attraverso azioni preventive ma anche punitive, ovvero regolamenta quelli che sono i provvedimenti contro le violazioni della privacy.

telecamere puntate su due persone
Proteggere la privacy delle persone è un compito difficile – Unsplash – informagiovanirieti.it

All’interno del Garante della Privacy troviamo diversi Dipartimenti, che corrisposo alla privacy di determinati settori. Questa suddivisione consente di gestire in modo specifico la sicurezza dei dati.

I Dipartimenti attuali sono:

  • Realtà economiche e produttive, come le aziende.
  • Realtà pubbliche, come scuole e pubbliche amministrazioni.
  • Sanità e ricerca, ovvero tutto ciò che rientra in ambito medico, tutela della disabilità ecc.
  • Reti telematiche e marketing, che comprende ad esempio i call centers.
  • Libertà di manifestazione del pensiero e cyberbullismo, più relato ai lati oscuri del web
  • Affari legali e giustizia, ovvero gli aspetti più burocratici e legati alla legge.

Tre tipologie di potere

In linea di massima, il Garante della Privacy interviene quando la legge sulla privacy e le norme europee sul trattamento dei dati personali vengono infrante, in parte o del tutto.

È compito del Garante della Privacy prendere provvedimenti e promulgare sanzioni nei confronti dei trasgressori. Ma il suo ruolo è anche di deterrente, ovvero deve fornire a sua volta delle linee guida ad esempio ai call center per agire nel rispetto e nella tutela dei dati personali dei cittadini, senza ledere alla loro privacy.

I suoi poteri quindi sono di tre tipi:

  • Potere di indagine: può investigare sui singoli casi e compiere ispezioni.
  • Potere correttivo: può irrorare sanzioni e sospensioni.
  • Potere autorizzato e consultivo: deve svolgere attività di supporto e consulenza alle istituzioni e rilasciare certificazioni e autorizzazioni.

Sicuramente non si tratta di un ruolo semplice, soprattutto considerato i tempi in cui viviamo, ma proprio per questo è di estrema importanza, come è anche essenziale il continuo aggiornamento di quest’organo rispetto alle norme in continuo cambiamento a livello europeo, che sono lo specchio dei cambiamenti che stanno avvenendo con l’avvento delle nuove tecnologie, che probabilmente richiederanno un’intervento ancora più massiccio del GPDP.

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