Casa disabitata: ci sono delle tasse da pagare?

Se si possiede una casa disabitata, le tasse sono dovute? Si paga l’Imu, l’Irpef, la Tari e il canone Rai sull’immobile se non si utilizza?

Quali sono le tasse che vanno pagate su una casa disabitata? Può capitare di possedere una casa, magari ereditata o acquistata solo per le vacanze, in un luogo non troppo vicino a quello di residenza, ma anche nello stesso Comune in cui si vive. Un immobile che per scelte personali si è deciso di non mettere a reddito, lasciato disabitato per la maggior parte del tempo.

Gestire un immobile dal punto di vista fiscale comporta sempre una spesa, ma quali sono gli oneri che gravano su un immobile non utilizzato dal proprietario e non concesso in affitto?

Le tasse, le imposte e i balzelli che gravano sulle case, soprattutto quelle che non sono l’abitazione principale, sono molteplici: Imu, Tari, Irpef, canone Rai, solo per citarne alcune. Andiamo a vedere quali sono i tributi dovuti anche quando si parla di casa disabitata e vediamo quando, invece, è possibile fruire di un’esenzione.

Casa disabitata, inutilizzabile e inagibile: le distinzioni?

Iniziamo con una classificazione della casa disabitata. Quando è considerata tale? La casa è disabitata quando per la maggior parte dell’anno non è utilizzata dal proprietario e dal suo nucleo familiare, magari perché si tratta di una casa vacanza o di un appartamento lasciato vuoto in attesa che possa servire a un figlio che si sposa, ad esempio.

Quali tasse sono da pagare per una casa disabitata?
Quali tasse sono da pagare per una casa disabitata? – Pexels @Simon – Informagiovanirieti.it

 

Va fatta una distinzione tra la casa disabitata e quella inutilizzabile: la casa viene considerata inutilizzabile quando è priva di arredi e priva delle forniture essenziali (luce, acqua e gas) senza le quali è definita anche inabitabile.

Ultima distinzione va fatta per le case inagibili, ovvero quelle che presentano degrado fisico, strutturale o funzionale che, senza interventi di manutenzione non può essere superato. Si tratta di fabbricati diroccati, fatiscenti e pericolanti che non possono essere utilizzati visto che rappresenterebbero anche un pericolo per chi ci vive dentro.

L’Imu è l’imposta che grava sui proprietari degli immobili. Nel caso dell’Imu gli immobili disabitati, ovvero quelli non utilizzati anche se potrebbero esserlo, l’Imu si paga come seconda casa. L’imposta di versa a prescindere dell’occupazione della casa stessa anche se in alcuni casi sono previste delle agevolazioni.

Se la casa disabitata è considerata anche inagibile si ha diritto a uno sconto sull’Imu, ma l’imposta va versata lo stesso, anche se in misura ridotta. Se, invece, l’immobile è agibile, ma si è scelto di mantenerlo non occupato, l’imposta è dovuta per intero.

La Tari, la tassa sui rifiuti, si paga anche sulla casa che non viene utilizzata. L’unico modo per non versare la tasse è dimostrare che la casa non sia utilizzata e questo può avvenire quando si presentano due circostanze precise: l’immobile deve essere privo di arredo e non deve avere forniture di acqua, luce e gas.

In questo modo, provando la cosa con apposita documentazione, si può avere l’esenzione totale dal pagamento. Se la casa, però è disabitata ma utilizzabile, la Tari va pagata in misura piena.

Sulla domanda se si paga il canone Rai sulla casa disabitata, la risposta a questa domanda è sicuramente no, anche se nell’immobile è presenta un apparecchio televisivo, a patto che il proprietario riesca a dimostrare che non viene utilizzato.

Il canone Rai si paga solo sulla casa in cui il contribuente vive e ha la residenza, mentre non è dovuto per le seconde case.

Può capitare, però, che intestatario della fornitura elettrica sia il coniuge che non ce l’ha intestata nell’abitazione principale: in questo caso è necessario presentare un’auto dichiarazione per comunicare che già un altro componente del nucleo familiare paga il canone Rai.

Sulla rendita catastale della casa disabitata si paga l’Irpef? Solitamente si è portati a pensare che gli immobili sia esenti da tassazione Irpef, visto che sugli stessi si versa già l’Imu. Ma va sottolineato che non sempre è così.

I redditi degli immobili non locati che risultano sempre come seconda casa, sono soggetti a Imu e tra Imu e Irpef c’è una alternativa di tassazione. La tassazione sugli immobili, infatti si versa con l’Imu e proprio per questo, in linea generale, non dovrebbero essere assoggettati all’Irpef.

Il decreto legge 147 del 2013, però prevede una distinzione tra immobili non locati situati nel Comune di residenza o in altro Comune.
Nel primo caso, pur versando l’Imu sull’immobile, si è tenuti al versamento anche dell’Irpef e l’immobile e concorre alla formazione del reddito imponibile nella misura del 50%. Se la casa disabitata, invece, si trova in un Comune diverso, l’Irpef non è dovuta.

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